
Malgrado il virus e la crisi sociale ed economica ci sono pezzi di società nei quali si continua a costruire ora il mondo diverso sognato da tanti. Vale la pena allora pubblicare non-notizie, ad esempio, segnalare come dall’inizio della pandemia l’ambulatorio medico del Naga a Milano non ha mai chiuso. In una post diffuso in rete, tra l’altro, quelli del Naga scrivono: “Grazie all’impegno e alla determinazione dei medici volontari dell’Associazione siamo riusciti a garantire un servizio di medicina di base per centinaia di cittadine e cittadini stranieri senza permesso di soggiorno che hanno gravi difficoltà nell’accesso alle cure soprattutto a quelle di base, oggi più che mai così fondamentali”.

Il Naga è un’associazione di volontariato laica, indipendente e apartitica nata a Milano nel 1987. Ogni giorno i suoi quattrocento volontari e volontarie forniscono servizi di assistenza sanitaria, sociale e legale ai migranti. “Consideriamo le migrazioni come un fenomeno che esiste da sempre, non come un’emergenza – spiegano nel loro sito – Incontriamo persone da accogliere, non pensiamo a frontiere da controllare. Difendiamo dei diritti ogni volta che soddisfiamo dei bisogni. Non facciamo cose speciali, guardiamo le cose in modo diverso...”.
Niente male gli ultimi hastag lanciati: #ledistanzenonleprendiamo, #lemaninoncelelaviamo, #lamascherinanoncichiudelabocca.
L'articolo Le mani non ce le laviamo proviene da Comune-info.