Quantcast
Channel: Sezione: Milano - Comune-info
Viewing all articles
Browse latest Browse all 176

Fabbrica Fuorimercato

$
0
0
L’autogestione e la conversione ecologica per la ooperativa Ri-Maflow di Trezzano implicano relazioni diverse con il territorio. Per questo, gli operai promuovono il Gas Fuorimercato con i produttori del Parco agricolo Sud Milano, mercati per lo scambio non monetario, feste co-gestite

di JLC

268925_427791697317721_1393937973_nLa cooperativa Ri-Maflow di Trezzano (Milano), con la sua esperienza di fabbrica autogestita e la sua conversione ecologica (da componenti di autoveicoli a riuso e riciclo di prodotti tecnologici), è ormai nota non solo ai movimenti. Quando abbiamo raccontato su Comune-info come a Trezzano erano riusciti a mettere al centro il tema delle fabbriche recuperate (in febbraio, Ri-Maflow, rifiutare e creare) nessun giornale e nessuna televisione aveva ancora dedicato spazio a Ri-Maflow. Negli ultimi mesi sono diventati il simbolo di un cambiamento profondo che è possibile avviare quando le condizioni sembrano le più difficili. Di Ri-Maflow si è anche alla due giorni promossa a Roma alle Officine Zero, che condividono con i lavoratori di Trezzano molte cose.

Intanto, la cooperativa non rinuncia a sperimentare nuove forme di organizzazione del lavoro e di relazione con altri pezzi di società, rompendo quella chiusura (di temi e territori) che qualsiasi gestione padronale prevede.

936133_434850543278503_1248515403_nNelle ultime settimane, ad esempio, è nata la proposta di «Fuorimercato»: l’associazione Occupy Maflow e la cooperativa Ri-Maflow invitano a diventare socio della rete Fuorimercato, attraverso una tessera annuale con la quale è possibile partecipare al nascente Gruppo di acquisto solidale collegato ai produttori del Parco Agricolo Sud Milano.

Per chi abita a Milano e dintorni è un’ottima occasione per promuovere i principi e le pratiche del consumo critico a chilometro zero. Per tutti gli altri, la tessera solidale è comunque un modo per sostenere il progetto di conversione ecologicica e sociale e l’autogestione della cooperativa.

Per aderire è sufficiente compilare una piccola scheda che trovate su rimaflow.it, scegliendo la quota (15, 20, 50 o 100 euro) e fare un bonifico a Occupy Maflow (questo è l’iban: IT93S0501801600000000158008 di Banca etica, causale: Fuorimercato). Non dimenticate poi di inviare la scheda firmata a info@rimaflow.it.

487509_10151459446023111_1517322324_nI percorsi di economia ribelle promossi da Ri-Maflow non finiscono qui: nei giorni scorsi gli operai sono andati in Toscana per mettere le basi per una relazione anche con BuonMercato (eccoli con le fragole dell’azienda agricola Luciano Corti di Berzano di Tortona).

Ma la priorità dei prossimi giorni resta l’organizzazione della festa di metà giugno. L’idea è di mettere su un’iniziativa («Ri-party») il più possibile autogestita e partecipata in tutti gli aspetti. «Questo vuol dire una festa dove non si viene innanzitutto a consumare prodotti e servizi comprati e forniti da altri ma che si costruisca insieme. Intergenere, intergenerazionale, interculturale, internazionale…», spiegano on line quelli di Ri-maflow. Una festa con ambiti spazio-temporali diversi, destinati a pubblici diversi, che provano a relazionarsi tra loro.

L’appuntamento è dal 14 al 16 giugno a Trezzano sul Naviglio, in via Boccaccio 1, nel cortile e nei locali della fabbrica recuperata. Venerdì assemblea sul tema delle fabbriche recuperate, spettacolo teatrale «Gente come uno» (di Manuel Ferreira) e danze per tutti. Sabato corteo musicale per le vie di Trezzano e poi Sbaratto, giochi per bambini, laboratorio di Teatro dell’oppressa e dell’oppresso, clownerie, presentazione dei libri sul lavoro (“Lavoro vivo” e “Assalto al cielo”), concerto. Sbaratto è lo scambio di oggetti, vestiti, libri, cd, giocattoli usati ma in buono stato. Due le «regole»: gli scambi sono non monetari, tutto è gestito con libertà e creatività (ognuno porta un tavolino o una tovaglia/coperta e organizza il proprio banchetto come preferisce e poi scambia chiacchierando con gli altri).

Domenica, infine, mercato dei produttori agricoli del Parco Sud e di nuovo Sbaratto, incontro sul progetto «Fuorimercato» e molto altro. I pranzi saranno autogestiti: «Noi ci mettiamo da bere, chi viene porti le sue specialità culinarie, per sé e altre/i…», fanno sapere dalla cooperativa.

Per favorire la collaborazione nella gestione del Ri-party c’è uno spazio facebook a disposizione:  https://www.facebook.com/RiPartyFestaFuoriMercato.

 

Leggi anche:

- Dossier sulle fabbriche recuperate

- Cinque buone ragioni per occuparsi di imprese recuperate

La prima? Quelle imprese dimostrano che ribellarsi al capitalismo è possibile. E chiedono di guardare al lavoro e alle lotte sociali in modo diverso, ponendo al centro i temi dell’autogestione e della ribellione apparentemente impossibile

- Fabbriche senza padrone in Italia [Gianluca Carmosino e Gianni Belloni]

La crisi del capitalismo presenta il conto salato ai lavoratori di tutto il mondo. Che a volte si ribellano, occupano e recuperano gli stabilimenti abbandonati attraverso cooperative. È già accaduto in Italia e dieci anni fa in Argentina. La storia comincia ora a ripetersi: I 17 casi qui segnalati dimostrano che mentre i padroni dipendono dai lavoratori, non è sempre vero il contrario

Clicca qui per vedere il video incorporato.

 

 

L'articolo Fabbrica Fuorimercato sembra essere il primo su Comune-info.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 176

Trending Articles