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Fare comunità

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Quando ci chiediamo cos’è una comunità e come si creano legami comunitari non sono fondamentali le risposte, probabilmente conta molto di più trovare un luogo caldo nel quale condividere quelle domande. In fondo la comunità di cui tanto si avverte il bisogno ha l’occasione di smettere di essere assente quando è una palestra di ascolto e condivisione. “Economie di Comunità” è un appuntamento promosso con cura da Mag2 Milano per tenere aperte quelle domande esplorando esperienze di stare insieme nelle quali non domina il profitto (gruppi di acquisto solidali, swap party, csa, comunità energetiche, co-housing, brigate di volontariato, comunità virtuali solidali, finanza critica…). Per dirla con Bauman, la comunità è soltanto un fuoco dinanzi al quale ci scaldiamo insieme nelle giornate fredde

“Se vuoi andare veloce, vai solo, se vuoi andare lontano, vai con altri”. È la scritta sul muro che accoglie i visitatori de La Collina del Barbagianni di Roma, esperienza di abitare condiviso della galassia di Mondo di Comunità e Famiglia. Un pensiero sintesi della visione che identifica la comunità come via per una società più giusta, meno conflittuale e più felice. Un concetto descritto da antropologi, sociologi e filosofi, da Max Weber fino all’autore di Voglia di comunità, Zygmunt Bauman, e oggi più che mai attuale considerati i disastri generati dell’individualismo dominante responsabile delle attuali crisi, economica, sociale e ambientale.

Non a caso le esperienze collettive si moltiplicano come sanno bene i lettori di queste pagine che il senso di “comune” l’ha nel nome e da sempre hanno raccontato pratiche comunitarie. Come lo sanno bene i responsabili di Mag2, la cooperativa di finanza etica e solidale basata sul mutualismo, fondata a Milano nel 1980, e ancora oggi promotrice di progetti con al centro la socialità. Una sapienza ora condivisa con un laboratorio per economie comunitarie inserito nel percorso formativo del progetto Sostenibilità Condivisa, avviato in primavera con un incontro sui cambiamenti climatici e proseguito con gli appuntamenti dedicati a una gestione del denaro finalizzata al benessere sociale e alla finanza etica.


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Un ciclo che arriva al suo fulcro proprio con Economie di Comunità in programma il 28 settembre nella sede milanese della cooperativa. Qui si racconteranno le diverse pratiche dello stare insieme basate su relazioni di scambio e reciprocità che hanno effetti benefici per le persone, l’economia e l’ambiente. Un navigare collettivo dalle prime antiche esperienze mutualismo fino alle odierne pratiche di scambio e reciprocità, a cominciare dalle forme più semplici come i Gruppi d’acquisto solidali o gli swap party. Con l’ausilio di proiezioni, racconti e giochi esperienziali si esploreranno anche le forme più evolute, come le CSA (Comunità che Supportano l’Agricoltura), le comunità energetiche rinnovabili e solidali, il co-housing e le comunità familiari, anche le forme degli scambi senza denaro o dove è condiviso e non personale. La rotta collettiva continuerà con le Brigate di Volontariato per l’Emergenza, le comunità virtuali nate su piattaforme digitali, come Home Exchange, e altre forme moderne di pratiche collettive.

A condurre i partecipanti tra i principi e le e pratiche comunitarie saranno Barbara Aiolfi e Davide Biolghini. Ricercatrice dell’Università Bicocca di Milano sui temi di antropologia economica che riguardano economie comunitarie, l’Aiolfi vive a Lodi in una comunità dalla rete di Mondo Comunità Famiglia dove sperimenta la condivisione del denaro. Autore di libri, docente, ricercatore e parte attiva di molte realtà, Biolghini ha dedicato una vita al mondo dell’economia solidale ed è ideatore di molte iniziative collaborative. Da presidente di CO-energia è stato, ad esempio, il promotore di forme di CO-llaborazione e CO-operazione tra cittadini consumatori e produttori sfociati in patti solidali dove si condividono rischi e costi del coltivare in cambio di cibo buono al giusto prezzo.

Lo spirito comunitario è applicato pure per le modalità di partecipazione al laboratorio, basata sulla Sostenibilità Condivisa. L’idea è di superare il concetto di compenso economico tradizionale dove l’individuo può accedere a un servizio solo pagando e di sperimentare economie di comunità dove il riconoscimento della formazione ricevuta viene effettuata con una “valorizzazione”. E allora si può versare del denaro in base alle proprie possibilità o scegliere tra diverse forme non monetarie, come il prestito di beni o del proprio tempo, la consulenza professionale o la promozione delle attività di MAG2 presso le proprie reti.

Il laboratorio Economie di Comunità si tiene il 28 settembre, dalle 18 alle 21, in Via Angera 3 a Milano e ci si può iscrivere qui. A chiudere il percorso formativo di Sostenibilità Condivisa sarà l’appuntamento del 26 ottobre (ore 10-13) “Facilitare la condivisione” condotto da Elena Hogan e Marta Scalvi, facilitatrici socie di MAG6, in formazione a FacilitArte. Un incontro voluto proprio per rendere efficace la vita comunitaria, dove prendere decisioni può essere problematico, soprattutto se le soluzioni adottate vogliono essere rispettose delle diversità di pensiero naturali all’interno dei gruppi. L’intento, dunque, è fornire gli strumenti essenziali di facilitazione delle organizzazioni collettive per prendere decisioni condivise e affrontare i conflitti.


Mag 2 ha aderito alla campagna Partire dalla speranza e non dalla paura



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