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Orti comunitari a Milano

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935286_10151438582557654_1008536167_nIn Italia è boom di orti urbani. Secondo gli ultimi dati rilevati da Coldiretti, sono circa 21 milioni i cittadini che coltivano da soli frutta e verdura, una cifra destinata ad aumentare di giorno in giorno.  Un fenomeno importante quello degli orti urbani, dovuto non solo alla crisi economica che impone il risparmio ma anche ad una maggiore esigenza della popolazione di prodotti sani, genuini e sostenibili. Ecco allora che il piccolo appezzamento urbano diventa l’occasione per migliorare il proprio stile di vita, per riscoprire il contatto con la natura e per socializzare con gli altri abitanti del quartiere.

Senza contare che la creazione degli orti urbani si configura anche come un’importante occasione di recupero ambientale di tutti quegli spazi cittadini altrimenti destinati all’abbandono e al degrado.

A Milano presto si potrà iniziare a coltivare in via Rubicone e in via Cascina dei Prati. È online il bando del progetto ColtivaMi, l’iniziativa con cui l’amministrazione comunale intende valorizzare gli spazi verdi inutilizzati della città, coinvolgendo famiglie, giovani e anziani allo scopo di educare al corretto utilizzo del territorio nel pieno rispetto dell’ambiente. In particolare, saranno 171 gli orti che sorgeranno: ogni appezzamento di terra avrà un’estensione di 60 metri quadri ma ci sarà anche la possibilità di creare orti collettivi con estensione fino a 700 metri quadri.

Possono partecipare al bando soggetti pubblici e privati con sede nel Comune di Milano appartenenti alle seguenti categorie: Terzo settore: onlus, cooperative sociali senza scopo di lucro, associazioni di promozione sociale, di salvaguardia dell’ambiente, di volontariato o con finalità culturali; associazioni di cittadini; enti e aziende pubbliche o private che operano nell’ambito della responsabilità sociale di impresa con lo scopo di realizzare tra i propri dipendenti attività finalizzate alla valorizzazione del tempo libero e della sfera sociale e culturale.

La concessione d’uso dell’orto sarà a titolo gratuito ed avrà una durata massima di 9 anni, con la possibilità di un prolungamento di ulteriori 3 anni a fronte del pagamento di un canone annuo. I costi di allestimento degli orti saranno invece a carico degli assegnatari.

Vi sono alcune condizioni da rispettare per la gestione dell’orto: è vietato l’uso di pesticidi, diserbanti e sementi Ogm; la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti dovranno essere effettuati in modo differenziato; l’acqua dovrà essere utilizzata nelle giuste quantità in modo da evitare ogni tipo di spreco; sono vietate attività di lucro o altre attività diverse dalla coltivazione orticola e il ricorso a manodopera retribuita, salvo decisioni diverse da parte del Consiglio di Zona.

Per maggiori informazioni potete consultare il bando ColtivaMi QUI.

 

Fonte: nonsprecare.it

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