di Domenico Finiguerra
Qualche giorno fa ho pranzato con persone mai viste prima, conosciute ad un corso di formazione. Persone fuori dai soliti giri di comitatini, radicali ambientalisti e sovversivi.
A tavola si arriva a discutere di Expo.
“Sarà una bella occasione!”, dice una ragazza.
“Verrà un sacco di gente!“, risponde un uomo sulla cinquantina.
“Tanti posti di lavoro!“, interviene un altro ragazzo.
Mi permetto di dire sottovoce: “Expo è una fregatura”.
“Perché?”, mi chiede tranquilla la ragazza. Sottolineo “tranquilla” perché di solito, quando mi trovo a discutere di questo tema con persone che la pensano diversamente da me (pro-expo o renziani di vario grado di vassallaggio), la reazione è una cosa del tipo: “Si vabbè sei il solito ambientalista gufo”.
Dico: “Per fare Expo abbiamo speso una decina di miliardi di euro“.
“Alla faccia!” risponde l’uomo sulla cinquantina.
“E abbiamo cementificato mille ettari di suolo agricolo“.
Il ragazzo: ”Ma lo slogan non era una cosa sul cibo e la nutrizione? L’ho sentito alla Tv.”
“Esatto. Nutrire il pianeta, energia per la vita.”
“Ecco, infatti. Mi pare un controsenso! Li ho visti tutti quei cantieri vicino alla tangenziale”. dice la ragazza.
Così provo ad alzare l’asticella. “Ed a proposito di cibo, sapete chi la farà da padrone? La Monsanto, quella degli Ogm e le multinazionali come Nestlé”. Mi aspetto lo sguardo tipico di chi sta per dirti: “Ecco il solito altermondialista!”. E invece: “Ma come? Ma non lo sapevo! Ma non è possibile! Gli Ogm per nutrire il pianeta?!”.
Visto che buttava bene, ho insistito. “E sapete i posti di lavoro promessi? Tutti precari. Senza parlare del caporalato, del lavoro in nero e delle infiltrazioni mafiose. Ne stanno arrestando uno alla settimana! Speriamo ne resti uno a piede libero per l’inaugurazione!”. Incredibilmente hanno riso.
Quando mi è capitato di dire queste cose a militanti osservanti del Partito democratico o ai pisapiani milanesi, la reazione stizzita (manco fossero parenti degli arrestati) di solito è sempre stata la stessa: “Con voi al governo saremmo alla carrozza e alla candela”. Invece, contrariamente a quanto si possa pensare, i “non addetti ai lavori”, le persone che non mangiano ricorsi al Tar e manifestazioni di protesta, se ben informati possono diventare nuovi cittadini consapevoli, poi magari nuovi alleati ed infine nuovi cittadini attivi (e reattivi).
Resta un problema. Abbastanza grosso. Non abbiamo le risorse necessarie per invitarli tutti a pranzo.
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